venerdì 28 marzo 2014

ACCOGLIENZA, ACCETTAZIONE E ... RISPETTO PER SE' STESSI

Il variegato mondo della relazione con l'altro ci pone spesso di fronte a situazioni faticose e difficili da gestire. Per quanto mi riguarda, cerco sempre di mantenere una grande apertura di cuore. Accogliere e accettare l'altro per quello che è, ritengo sia la più alta forma di rispetto. Questo non allinea tutte le relazioni sullo stesso piano, ma ci permette di viverle secondo le loro stesse potenzialità. Alcune ci offriranno dialoghi costruttivi, altre silenzi tesi all'ascolto, le migliori si trasformeranno in una condivisione di cuori. I tempi di maturazione individuali renderanno ogni relazione unica e, a suo modo, speciale per gli interlocutori. Anche quelle che, ad un primo acchito, sembreranno estremamente faticose. Non dimentichiamo mai che l'altro ci fa da specchio, ponendoci irrimediabilmente di fronte a ciò che di nostro non vorremmo vedere, e che tendiamo ad attirare le persone vibrazionalmente risonanti con noi. A volte sarà il nostro turno di imparare, altre volte saremo noi uno specchio trasparente per l'altro. 
Accoglienza ed accettazione non devono però sfociare in una relazione sbilanciata, che, alla resa dei conti, ci lascia sfiniti e con le pile scariche. E' importante porre dei limiti all'altro, quelli dettati da un "sano egoismo" che definisce il rispetto verso sé stessi. La consapevolezza saprà indicarci quando un allontanamento è la soluzione migliore. Spesso siamo turbati dai sensi di colpa che una tale decisione comporta o dall'incapacità a porre dei limiti dicendo dei sani "no", per via dell'educazione ricevuta o dei nostri schemi mentali. Ci troveremo immersi in questa dinamica fino al collo proprio per imparare a farlo. Probabilmente quando avremo toccato il fondo della nostra energia vitale, diremo quel sano "no" per sfinimento, realizzando nell'attimo stesso della sua manifestazione una sensazione di leggerezza e libertà. Saremo, quindi, pronti a proferirne altri in modo consapevole ;-).



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