venerdì 27 giugno 2014

CIASCUNO PERCORRA E CERCHI LA PROPRIA VIA

Estratto da "IL LIBRO ROSSO Liber Novus" di Jung:

"La mia via non è la vostra via, dunque non posso insegnarvi nulla. La via è in noi, ma non in dei, né in dottrine, né in leggi. In voi è la via, la verità e la vita.
Guai a coloro che vivono seguendo dei modelli! La vita non è con loro. Se voi vivete seguendo un modello, allora vivrete la vita del modello, ma chi dovrebbe vivere la vostra vita, se non voi stessi? Dunque vivete voi stessi.
Gli indicatori di via sono caduti, davanti a voi si aprono incerti percorsi. Non siate avidi dei frutti nati nei campi altrui. Non sapete di essere voi stessi il campo fertile che fa crescere tutto ciò che vi serve?
Ma oggi chi lo sa più? Chi conosce la strada verso i campi eternamente fertili dell'anima? Voi cercate la via attraverso le apparenze, leggete libri e ascoltate opinioni: a che può giovare tutto questo?
Esiste solo una via ed é la vostra via."



Magnifiche e profonde queste parole di Jung. Ognuno ha già in sé tutto ciò che serve per crescere, evolvere, essere in armonia e stare bene. Non è necessario cercare fuori alcunché. In questo periodo di grande confusione, questo concetto assume un significato ancora più liberatorio. 
Ma perché si tende ostinatamente a ricercare soluzioni esterne? All'inizio del percorso non si ha ben chiaro dove la via ci condurrà, generando in noi insicurezza e dubbi. Spesso proprio ciò che non si conosce tende ad essere idealizzato come qualcosa di irraggiungibile, che sottende chissà quali segreti e ostacoli ... Io stessa all'inizio della mia ricerca ho osservato e letto molto per cercare di comprendere il mio vissuto più profondamente: l'esperienza ed il cuore hanno però sempre indirizzato i miei passi. Talvolta trovavo risposte che risuonavano con il mio sentire e le elaboravo, accogliendone gli spunti, altre volte vivevo situazioni così lontane dal mio modo d'essere ... immediatamente le lasciavo andare, ma mi aiutavano lo stesso a focalizzare meglio le mie priorità.
Ogni insegnamento è utile se elaborato con il proprio cuore: può essere accolto o lasciato andare, ma non deve mai divenire un percorso obbligato. 
La bellezza dell'unicità individuale è una ricchezza troppo grande perché l'amore ne limiti la manifestazione.

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