lunedì 7 luglio 2014

... ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO!

Il post di oggi vuole aprire le porte ad un "brain storming" generale. Più riflessioni postiamo e più avremo la possibilità di riflettere a nostra volta osservando la situazione da prospettive differenti e rimettendoci in gioco. Il tema che vi sottopongo è:

Perché ci arrabbiamo quando le cose non vanno per il verso 
"che riteniamo quello giusto"?

Inizio io. Personalmente mi arrabbio quando gli eventi scatenanti vanno a risuonare con una mia paura o debolezza e portano a galla la mia vulnerabilità passandomi la percezione di perdere il controllo della situazione. Per carattere non ho mai scatenato la rabbia esternamente, ma tendo a respirare profondamente lasciandola decrescere e poi quando sono più serena mi prendo del tempo per analizzare l'accaduto e intervenire successivamente, quando possibile, dialogando ed esprimendo il mio disagio. Lavorando su me stessa per tanti anni, ho imparato a lasciar andare molto più di prima, ma la rabbia è qualcosa che devo fronteggiare periodicamente in quanto proprio attraverso un'autoanalisi consapevole sto gradatamente dissotterrando anche eventi di altre vite che devono essere rielaborati da una prospettiva evolutiva. 
La rabbia si manifesta  spesso con dolore e sofferenza, con una profonda inquietudine e, a livello sottile, con un blocco energetico. E' un'emozione fortemente distruttiva sia che venga rivolta all'esterno che trattenuta (in tal caso si rivela autodistruttiva). La proprietà più evidente della rabbia è la sua intensità, non per altro l'immagine del fuoco con la sua potenzialità di bruciare tutto, la rappresenta molto bene. Il fuoco, se non divampa selvaggiamente, ha però anche la proprietà di bruciare ciò che non ci serve più per rinascere a nuova vita (come l'araba fenice).
Ed è proprio con quel fuoco interiore che dobbiamo aver a che fare quando lavoriamo sulla rabbia. Le sue fiamme ci bruciano dentro, se le lasciamo esplodere seguendo la rabbia, per cui è importante bilanciare il fuoco con la terra - le radici sono determinanti per mantenere equilibrio e stabilità - e l'acqua - per avere la flessibilità del lasciar andare. 
E ben radicati e flessibili si parte alla scoperta della debolezza o paura che ci sta bloccando per elaborarla e trascenderla grazie alla sua accettazione. E ascoltandosi si cresce e ci si arrabbia sempre meno ;-)
A voi la penna.



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