sabato 8 agosto 2015

8 AGOSTO 2015

Ammetto che non ero al corrente che oggi fosse una data importante per l'apertura di un portale legato al numero 8: la data odierna corrisponde, infatti, all'8 agosto (8) 2015 (la somma dà 8).
Non ho mai preso troppo sul serio l'indicazione di date precise a segnalare cambiamenti di rilievo, che, per quanto mi riguarda, richiedono tempi molto più dilatati per manifestarsi.
Ho scelto però di condividere la mia percezione, basata sull'esperienza e sull'osservazione di questi ultimi mesi, vibrazionalmente molto particolari.
Dalla fine del 2014 il cambiamento vibrazionale ha coinvolto, infatti, anche i meno sensibili alle energie sottili. Lo ha fatto in modo molto pratico: facendo saltare punti di riferimento esterni e certezze. Questo ha creato grande confusione e destabilizzazione. La reazione immediata è stato un potenziamento del mentale (si è pensato molto di più) nell'illusorio tentativo di controllare la situazione. Ci si è concentrati, quindi, molto più sulla materialità e la spiritualità che ha preso piede si è spesso posta come una via di fuga dalla realtà, concentrandosi sugli effetti speciali, più che su una consapevolezza corporea alquanto faticosa in quanto inevitabile specchio dei disagi provati. 
Tante parole sono state spese sul risveglio e poche esperienze sono state portate avanti in tal senso. Risvegliare il nostro corpo in questo momento è doloroso e difficile, ragion per cui è risultato più semplice illudersi che tecniche dai nomi accattivanti e strapagate possano farlo al posto nostro agendo sui corpi sottili, sui chakra e via di seguito (leggo sempre con grande interesse i nomi inventati a copyright delle nuove versioni rivisitate per fare business). La richiesta genera l'offerta e la "spiritualità" si diffonde. 
E qui torno ad un concetto a me molto caro e sul quale ho molto insistito nel libro "Il coraggio di ascoltarsi" : noi siamo spirito incarnato in un corpo fisico e ci possiamo realizzare solo accogliendo la totalità della nostra natura. Come possiamo risvegliare i corpi sottili, se non siamo nemmeno capaci di risvegliare il nostro corpo fisico?
Mi piace vedere nei due cerchi dell' 8 (simbolo per altro dell'infinito se proposto orizzontalmente) la  nostra natura materiale e spirituale in perfetto equilibrio. Non è richiesta alcuna scelta in tal senso, entrambe ci appartengono e proprio nel punto di unione centrale risiede l'equilibrio.
Equilibrio raggiungibile in posizione neutra, permettendo al cuore, sede della nostra fiamma spirituale, di dirigere la mente. Essere spirituali è essere in armonia con se stessi e con gli altri nella vita di ogni giorno. E' lo stare bene con il proprio corpo che si realizza quando pensiero, sentimento ed azioni sono allineati. 
E' un lungo percorso quello in direzione della consapevolezza che parte dal corpo per raggiungere il cuore. Non è possibile arrivare in vetta senza camminare, sperimentare, comprendere, elaborare, lasciar andare e talvolta fermarsi a riprendere fiato.  
Mantenersi aperti e al di là del giudizio faciliterà la salita e donerà l'umiltà necessaria ad affrontarla. Partiamo dai nostri piedi a camminare, non dai pensieri della nostra testa. I piedi ci riporteranno immediatamente a terra a fare i conti con le nostre paure e debolezze, ma le nostre radici sono lì. 
Si è mai visto un albero fatto di soli rami che dal nulla si elevano al cielo? 











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